_Lo sguardo di una insider
_Una guida contemporanea al meglio di Modena
_dieci passeggiate lente tra arte, musei, racconti, motori, buon cibo e con l’anima a posto.
_Svelano i loro luoghi del cuore di Modena: Monia Barbieri, Patrizia Belloi, Massimo Bottura, Daniele Francesconi, Roberto Franchini e Gianfranco Mammi.
“Ho scritto Modena una guida” racconta l’autrice, “per condividere le storie, le virtù, i colori e i sapori di questa città coraggiosa e vitale, che affascina per il suo passato e che conquista per il suo futuro”.
Chiara Guerri, è nata e cresciuta a Viano, un paese dell’Appennino reggiano. Gli studi l’hanno portata prima a Bologna, dove si è laureata in Lettere moderne e in Italianistica, e poi a Venezia, dove ha frequentato un master in Digital Humanities. Non si è mai sentita così vicina alla sua Emilia come da quando l’ha lasciata per trasferirsi all’estero. Ha capito che ci sono molti modi per rispettare le proprie origini, per conoscere la propria storia e, soprattutto, che ogni viaggio è fatto di ritorni.
Gli Imperdibili di Modena
1.Il vero cuore di Modena è in piazza Grande, sito Unesco insieme al grandioso Duomo romanico dell’architetto Lanfranco e dello scultore Wiligelmo, “capolavoro del genio creatore umano”, e alla torre della Ghirlandina, simbolo della città. La piazza, centro geografico e sentimentale di Modena, sarà il polo attrattivo del turista curioso, mentre la vetta della Ghirlandina la sua stella polare.
2.In largo di Porta Sant’Agostino si trova il grande Palazzo dei Musei. Nato a fine Settecento come Albergo dei Poveri, oggi è sede delle collezioni museali più antiche e importanti della città, a partire dalla Galleria Estense, ricca raccolta di prestigiose opere d’arte appartenute in origine agli Este. Visitare il palazzo è un vero tuffo nella cultura della città e non c’è di che annoiarsi: qui si trovano anche la Gipsoteca Giuseppe Graziosi, il Lapidario Romano, il Museo Lapidario Estense, l’Archivio Storico Comunale, i Musei Civici di Modena, la Biblioteca Estense Universitaria e la Biblioteca Poletti.
3.Palazzo Ducale, oggi sede dell’Accademia Militare, fu commissionato da Francesco I d’Este, ricordato come il più grande duca estense, all’architetto Bartolomeo Avanzini. Il palazzo fu progettato negli anni Trenta del Seicento per dare lustro alla città, diventata capitale del ducato nel 1598, e rappresenta una delle più prestigiose regge barocche in Europa.
4.Non importa che siate o meno appassionati di automobili, Modena è la “capitale” della Terra dei Motori e non potrete che rimanere affascinati dalla storia delle grandi case automobilistiche che sono fiorite in questa città. Visitare i musei, le fabbriche e le collezioni storiche della Ferrari, della Maserati, della Stanguellini e della Pagani è un’esperienza emozionante.
5.Di Modena ci si innamora veramente quando ci si siede a tavola: vale la pena visitare lo storico mercato Albinelli, il posto ideale dove perdersi tra i profumi e i sapori dei prodotti tipici del territorio (e non solo).
TOP5, inedite e originali classifiche delle guide incentro
TOP5 Museo della Figurina
Cinque punti per dare un assaggio del museo più colorato e divertente di Modena, cinque dettagli da cercare come un collezionista cerca le figurine che gli servono per completare la sua raccolta.
1.Un vero appassionato della carta stampata non può non subire il fascino del procedimento della cromolitografia, brevettato da Godefroy Engelmann nel 1837: bellissimi sono i bozzetti originali degli Episodes de l’histoire de Belgique, ognuno accostato alla propria figurina.
2.La produzione delle figurine, in origine, era strettamente legata a operazioni di tipo pubblicitario. Intorno al 1900
la cioccolateria Guérin-Boutron di Parigi ideò il Livre d’or des célébrités contemporaines, un album per collezionare le figurine dei volti di personaggi noti, tra cui compaiono la Duse, Tolstoj, Marie Curie, Verdi, Edison, la principessa Vittoria… La collezione che vorrei!
3.La Liebig, produttrice del famoso estratto di carne, ha davvero cambiato la storia della figurina. Si pensi che tra il 1874 e il 1975 ha realizzato 1.871 serie che regalava insieme ai propri prodotti per farsi pubblicità: alcune, come la collezione dedicata alle Pietre preziose del 1893, sono piccole opere d’arte.
4.Le figurine adesive americane della cigarette cards, vendute appunto insieme ai pacchetti di sigarette come cartoncino di rinforzo, sono forse quelle che mi hanno stupido e divertito maggiormente per via della loro bizzarria. Le mie preferite sono quelle della serie Air raid precautions (1938) e mostrano le precauzioni da adottare in caso di incursioni aeree.
5.L’ultimo punto di questo gioco-classifica se lo aggiudica la collezione di figurine di Harry Potter e la pietra filosofale, anno 2001: chi scrive ricorda ancora quando, da bambina, ne aveva una tutta sua e attaccava le figurine raffiguranti il professor Silente ed Edvige.
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