_Lo sguardo di una insider
_Una guida contemporanea al meglio di Arezzo
_Otto passeggiate lente tra musei, storia, medioevo, racconti, buon cibo e con l’anima a posto.
_Svelano i loro luoghi del cuore di Arezzo: Fabio Civitelli, Cesare Petricich – Negrita, Pierfrancesco Prosperi, Andrea Scanzi e Eliana Sevillano.
“Abbiamo scritto Arezzo una guida, raccontano gli autori, “per suggerire, attraverso il nostro sguardo di coppia, allo stesso tempo intimamente coinvolto e ironicamente distaccato, i modi più originali per scoprire un’inedita città d’arte nel cuore degli Appennini.”
Roberto Rossi, aretino “doc”, e Cristina Cristofoli, friulana, condividono la stessa passione per i “viaggi fuori rotta”, grazie alla quale si sono incontrati e ben presto sposati, per poter esplorare il mondo insieme. Roberto, laureato in “Materie Letterarie, indirizzo storico”, è noto ad Arezzo per la sua trentennale attività nel mondo dei viaggi. Cristina, laureata in “Scienze Internazionali e Diplomatiche” e con un PHD in “Studi Audiovisivi, Cinema, Musica e Comunicazione” ha lavorato per diverse realtà della sua regione in ambito economico – culturale ed ha pubblicato alcuni libri di viaggio. Instancabili viaggiatori, amano cogliere gli aspetti più autentici ed originali di ogni luogo e dei suoi abitanti.
Gli Imperdibili di Arezzo
1.Godersi piazza Grande, addobbata con i colori e gli stemmi dei quattro quartieri, mentre ci si lascia trasportare indietro nel tempo da una delle più antiche e affascinanti competizioni medievali: la Giostra del Saracino.
2.Bere un bicchiere di vino seduti sulle scale della chiesa di San Francesco, dopo aver visto gli straordinari affreschi di Piero della Francesca, e godersi il brusio della gente che passeggia.
3.Visitare la prima domenica del mese la famosa Fiera dell’Antiquariato e, curiosando tra le bancarelle, divertirsi a scandire i suoni delle campane delle numerosissime chiese di Arezzo che si sovrappongono per ricordare l’ora della messa.
4.Salire alla Fortezza, per godere non solo del panorama della città vista dall’alto, ma anche per cogliere il fascino della storia unito all’atmosfera rilassata degli aretini che vengono in questo luogo a passeggiare.
5.Perdersi nei vicoli del centro storico, lasciandosi trasportare in altre epoche, e avere la sensazione di essere in un museo a cielo aperto, ma senza aver pagato il biglietto.
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Versi poetici o stucchevoli? Ai lettori neoromantici la sentenza…
1.“Fiorin Fiorello, tra tutti i fiorellin che fioriranno quello dell’amor mio sarà il più bello”.
2.“Avevo un cavallino brizzolato, contava i passi e faceva la luna, avevo un bel morino e m’ha lasciato, si vede che in amor non ho fortuna”.
3.“Fiorin di menta, la mente si divide e si trapianta, chi esce dal mio cuor non ci rientra, fiorin di menta”.
4.“Amor amor, sei tu la mia rovina, non mi fa pro la cena e ‘l desinare nemmeno la colazione la mattina. Quando t’amavo io, t’amava ‘l sole, ora che non t’amo io, nessun ti vòle”.
5.“Fiorin di pepe, tu giri intorno a me come fa l’ape, che gira intorno ai fiori nella siepe. Colgo la rosa e lascio star la foglia, ho tanta voglia di far con te”.
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