_Lo sguardo di una insider
_Una guida contemporanea al meglio di Trento
_Sette passeggiate lente tra musei, il retaggio del Concilio, castelli, scorci montani, buon cibo e con l’anima a posto. Una passeggiata è dedicata a Rovereto.
_Svelano i loro luoghi del cuore di Trento: Katia Bernardi, Maddalena Bertolini, Andrea Bianchi, Luca Coser e Andrea Pallaoro.
“Ho scritto Trento una guida”, racconta l’autrice, “perché Trento è la città in cui ho scelto di vivere. Scriverla mi ha permesso di entrare fino in fondo nella sua storia, nella sua cultura, ma anche nelle mie origini trentine. Un viaggio dell’anima!”
Camilla Endrici è nata a Bologna nel 1982. Laurea in filosofia, un passato più lontano da giornalista radiofonica, uno più recente da copywriter. Il presente è un tornare verso la parola stampata, ed è qui che spera di trovare approdo. Nel 2018 uscirà il suo primo libro. Oltre, ovviamente, alla guida che avete in mano.
Gli Imperdibili di Trento
1. Passeggiare per le vie del centro, oziando. Ci piace pensare di poter conoscere una città un po’ come faremmo con una persona: lentamente, scoprendone il ritmo, le luci, i colori. Trento è la città ideale per essere conosciuta così; piccola quanto basta per essere percorsa a piedi senza fatica, ha un centro storico quasi interamente pedonale che la rende il luogo ideale per passeggiare, apprezzarne i silenzi, a volte riuscire, anche di giorno, a sentire il rumore dei passi. Durante le passeggiate, fedeli compagni sono i profili dei monti circostanti: a volte più austeri, a volte più dolci, sono comunque una presenza forte che caratterizza la città. I trentini le usano per orientarsi (tanto che non si capacitano di come le persone possano orientarsi in pianura senza questo riferimento), voi potete tenerle come sfondo della vostra vacanza.
2. Lasciarsi incantare dal Ciclo dei mesi della torre dell’Aquila. Al castello del Buonconsiglio potreste trascorrere
una giornata intera senza mai annoiarvi. Ma se doveste selezionare qualcosa, la sala affrescata della torre dell’Aquila
non può essere persa. Entrerete attraverso uno stretto corridoio e vi troverete immersi in un’atmosfera medievale.
Tutte le quattro pareti della torre sono affrescate con scene di vita reale che rappresentano, mese dopo mese, lo scorrere del tempo nell’anno solare. I dettagli delle attività nei campi, delle vesti, della natura vi porteranno indietro nel
tempo, e non è escluso che vi piacerebbe restarci!
3. Visitare il Muse. Dimenticate i musei naturali con le vetrinette che custodiscono polverosi reperti. Dimenticate
scheletri di animali mai visti. Dimenticate incomprensibili nomenclature latine. Il Muse è un museo di scienze naturali
dove è impossibile annoiarsi, in cui gli animali vengono incontro al visitatore sospesi nell’aria, i ghiacciai sono di
ghiaccio vero e gli scheletri dei dinosauri si animano! Chi ha figli avrà un’ottima scusa per andare, chi non li ha ci
vada lo stesso, è emozionante per grandi e bambini.
4. Raggiungere Rovereto e visitare il Mart. Se siete a Trento, non potete non visitare Rovereto. E non solo perché è una cittadina vivace ed elegante, ma anche perché ospita un museo di arte moderna e contemporanea di grande bellezza. Progettato dall’architetto Mario Botta, è esso stesso un’opera d’arte; nell’area dedicata alla collezione permanente del museo sono esposti i grandi artisti italiani del XX secolo, con un focus particolare sul futurismo (ricordiamo che Rovereto è la città natale di Fortunato Depero). Imperdibile.
5. Assaggiare i canederli. Va bene il godimento dello spirito, il piacere estetico… Ma anche la pancia vuole la sua parte. E se volete assaggiare qualcosa che non potrete trovare altro che qui (o in Alto Adige), i canederli sono serviti! In brodo, col burro fuso, di speck, di formaggio, di spinaci… Chi dice che sono solo sfere di pane vecchio non coglie la versatilità del canederlo: una volta era il piatto povero, oggi è un must della cucina trentina.
TOP5, inedite e originali classifiche delle guide incentro
A Trento con i bambini: le cose più belle da fare con i più piccoli
Andare per musei e monumenti, si sa, per i bambini può essere un po’ faticoso. A meno che non si scelgano musei
che hanno spazi e laboratori pensati apposta per loro o che non si trovino attività entusiasmanti anche per i
più piccoli. Grazie a Il trentino dei bambini (www.iltrentinodeibambini.it) il portale interamente dedicato
al Trentino da visitare in famiglia, abbiamo selezionato per voi alcune cose da non perdere a Trento e dintorni.
1. Rafting sull’Adige. L’hanno deviato fuori dal centro, ma l’Adige resta sempre il fiume di Trento! Un’emozionante
discesa in gommone può essere un modo estremamente divertente di passare qualche ora guardando la città da un
punto di vista diverso. L’attività è proposta da Trentino Wild e prevede l’organizzazione di gruppi di 20 persone, pertanto conviene informarsi e prenotare prima! (Trentino Wild, www.trentinowild.it, tel. 0463 901263).
l’Adige resta sempre il fiume di Trento! Un’emozionante discesa in gommone può essere un modo estremamente
divertente di passare qualche ora guardando la città da un punto di vista diverso. L’attività è proposta da Trentino Wild
e prevede l’organizzazione di gruppi di 20 persone, pertanto conviene informarsi e prenotare prima! (Trentino Wild,
www.trentinowild.it, tel. 0463 901263).
2. La nanna al Muse. Purtroppo non spesso quanto vorremmo, ma di tanto in tanto il museo organizza La nanna al
Muse, un evento dedicato ai più piccoli che, con le loro famiglie, potranno trascorrere una magica notte al museo, tra
animali veri e sognati. Insieme agli operatori del Museo, andrete alla scoperta della scienza in versione notturna.
Imperdibile! Per rimanere aggiornati sulle date in programma, consultate il sito del museo. (Muse, Corso del Lavoro
e della Scienza, 3 www.muse.it 0461 270311).
3. Lupi e orsi a Spormaggiore. Questo parco faunistico, nella bassa Val di Non, non è uno zoo: qui gli animali vivono in grandissimi spazi recintati, nel loro ambiente naturale. In un’area di oltre 7000 metri quadrati: non sarà difficile trovarsi faccia a faccia con il lupo o osservare l’orso grattarsi su un albero. I percorsi sono di facile accesso, anche per i
passeggini. (Parco Faunistico di Spormaggiore, loc. Albarè, tel. 340 6575780, www.parcofaunistico.tn.it).
4. AcroPark Rio Centa. Inutile dirlo: con tutti i boschi che ci sono in Trentino, certo non potevano mancare i parchi avventura! Ponti tibetani sospesi e, funi, permettono passaggi in altezza tra la vegetazione e tanto, tanto divertimento. Il
nostro consiglio? L’AcroPark Rio Centa, a Centa San Nicolò, è uno dei più vicini alla città. Ma l’offerta è davvero ampia e Il Trentino dei Bambini saprà aiutarvi. (loc. Centa San Nicolò, Tn, tel. 338 9622966, www.acropark.it/acropark-rio-centa).
5. Fattoria didattica Malga Candriai. Anche in questo caso vi proponiamo una gita fuori città, sul monte Bondone; qui,
malga Candriai vi aspetta (su prenotazione) per farvi conoscere gli animali della fattoria e proporvi un buon pranzo
(Malga Candriai, loc. Candriai, Tn, tel. 340 5342112).
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